Monday, July 09, 2007

IL PANE

Ho imparato da mio padre, che ha fatto il fornaio per ben quarantott'anni , a distinguere il vero pane da quello che, secondo lui, non aveva il diritto di arrivare sulla nostre tavole! "Per fare il pane - mi diceva - occorrono cinque cose: la farina, l'acqua, il sale, il lievito e. . . molta passione; il forno fa il resto".
A casa mia il pane non è mai mancato . . .sarebbe stato un vero guaio ! Già. . . perché eravamo in quattro fratelli ed io solo ne mangiavo un chilo al giorno!
Ne esisteva un solo tipo, che chiamavamo "pan comune" ,ed aveva una forma costante: una semplice pastella arrotolata, lunga da dodici a quindici centimetri. Le persone accorte, quando lo comperavano, specificavano il peso, altrimenti la banconiera te lo rifilava a numero, con evidente guadagno illecito, dato che se lo faceva pagare come se lo avesse pesato, calcolando un etto per ogni pagnotta. Gli intenditori raccomandavano: "ben cotto", ben sapendo che la scarsa cottura non eliminava l'acqua e quindi il pane pesava di più. Non si trattava però di taccagneria! La questione era regolata dall' Ufficio d'Igiene, che inviava periodicamente i Vigilei Urbani a prelevare dei campioni delle varie pezzature, che venivao sigillati, dopo essere stati debitamente pesati. Se l'umidità era eccessiva, fioccavano salatissime multe. Eppure durante la guerra avevamo mangiato il famoso pane nero, impastato addirittura con acqua di canale al posto del sale , con farine scarte, deteriorate. Alla fine della guerra comparve il pane bianco a cassetta , che per molti era una vera e propria leccornìa, ma che in effetti era migliore di quello nero solo dal punto di vista igienico. Mio padre in quel tempo era addirittura arrabbiato. Ma come? Lui sapeva fare i bovoli, le mantovane, i montasù, i cornetti, le trecce, le bighe e la gente voleva solo quel pane pallido, privo di consistenza, buono per fare i tramezzini, ma non i panini imbottiti con la mortadella! Mi domando cosa direbbe oggi, che il pan bon è stato sostituito da informi e pallide pagnottelle, cui vengono affibbiati strani nomi, come :spilli, tartarughe, ciabatte. . . e come potrebbe considerare i nuovi ingredienti: zucca, rosmarino, olive, pancetta. . . che servono solo a giustificare prezzi esorbitanti, tanto che lo stesso pane comune costa più del panettone.
E' il caso di ricordare una vecchia legge, che non è stata mai abolita: se di mattina chiedete al fornaio (non al rivendirore) del pane comune e lui ne è sprovvisto, potete pretendere che vi sia fornito il pane di qualità superiore, pegandolo al prezzo del PAN COMUNE. E già che siamo in via di consigli, ricordate che la farina migliore per fare il pane non è la così detta " doppio zero", ma quella più ricca di crusca,che contiene più nutrienti e favorisce la digestione. Parola di Mugnaio.

Monday, June 18, 2007

IL TUNNEL SUBLAGUNARE

Ancora con questo tunnel. Ma a che serve? Per unire Mestre al Lido. Ma a favore di chi? Sicuramente non a favore di Venezia. Ne ha già abbastanza di problemi, per affrontare anche questo! Parlo del ponte di Calatrava, della subsidenza, dell'escavazione dei canali, con la relativa eliminazione dei fanghi, del degrado delle costruzioni, del Mose sì...Mose no, della vendita delle isole e. . . scusate se è poco! Questa idea del tunnel era rimbalzata sui giornali, che non sapevano come riempire le colonne, ma per fortuna non se ne sentiva parlare da tempo. Mi piacerebbe proprio sapere da dove viene ed a quale particolare esigenza risponde. Infatti soprattutto IL GAZZETTINO divulga queste notizie e le spaccia come problemi, la cui soluzione sarebbe vitale per la fragile città. Io penso che sotto ci siano degli interessi, che poco hanno a che vedere con le vere necessità di Venezia.

Saturday, June 09, 2007

CARICHE E DISCARICHE
Il mio amico Luiz da S.Maria di Rio Grande do Sul BS. l'altro giorno mi ha chiesto spiegazioni su delle immagini che aveva visto in un Telegiornale italiano.
"Sai Toni - mi disse - io non parlo bene l'italiano, perciò non ho capito bene ciò che sta accadendo a Napoli ed in altre città del meridione". Si riferiva chiaramente alla vergognosa situazione della spazzatura. Al momento, un po' per vergogna e un po' per mancanza di tempo, non ha saputo dargli una risposta esauriente. Tento di dargliela adesso, attraverso questo post che lo inviterò a leggere.
Quand'ero bambino, sessant'anni fa, mia madre mi mandava a prendere il sale munito di una robusta carta, che il tabaccaio mi riempiva ed accartocciava con cura, perché doveva servire per altre volte. "La carta - diceva - costa più del sale che contiene". Il latte invece andavamo a prenderlo con un particolare bidoncino, fornito di coperchio per questioni igieniche. Più tardi, finita la guerra e la carestia, il latte ci venne fornito in bottiglie di vetro, sulle quali era scritto in bell'evidenza VUOTO A RENDERE .E così si andava a prendere il latte ,portando la bottiglia vecchia debitamente pulita, e si prendeva quella nuova. E questo accadeva anche per le bottiglie delle birra, aranciata ecc... Ma poiché per i commercianti sorgevano problemi di trasporto ed immagazzinaggio, la scritta fu cambiata in: VUOTO A PERDERE.
Il problema veniva scaricato alle famiglie ed agli spazzini, che vedevano aumentare sempre più il loro carico.
Poi si provvide a fornire il sale, lo zucchero, la pasta, i fagioli, il riso. . . e tutto il resto in pacchetti molto igienici e facilmente impilabili. Le borse della spesa furono sostituite da sacchetti in plastica indistruttibile ed anche per gli imballaggi si cominciò a far uso di polistirolo e poliuretano. Ci volle parecchio tempo perché ci si accorgesse che le DISCARICHE si riempivano a vista d'occhio. Ed allora le alte CARICHE decisero di bruciar tutto, senza però avvertirci che la combustione produceva la mortale diossina. D'altro canto nessuno aveva nemmeno pensato di utilizzare il calore, magari per il teleriscaldamento, o per la produzione di energia elettrica. In ogni caso nessuno voleva avere né discariche, né inceneritori nelle vicinanze delle abitazioni.
E qui entra in campo la mafia delle discariche abusive, che lucra illegalmente sul trasporto e l'occultamento delle immondizie.
Qualcuno pensa alla raccolta differenziata, attraverso la quale si può arrivare al riciclaggio, con conseguente riduzione dello smaltimento e possibile risparmio di danaro, a tutto vantaggio dell'intera operazione, che in tal modo potrebbe addirittura "autofinanziarsi". Ma le alte e le basse CARICHE, che la politica ci fornisce ,non sentono la voce di coloro che suggeriscono rimedi intelligenti, come appunto la raccolta differenziata ed addirittura il riutilizzo.
Il problema non è certo di facile soluzione, ma mentre si perde il tempo a trattare la cosa in modo "partitico" e non "politico", la mafia impazza, le discariche si riempiono ed i "cittadini" continuano ad ammucchiare le immondizie sotto il naso della gente che vede, come il mio amico Luiz.

Tuesday, May 08, 2007

PONTI

Quali ponti? Quelli che ti fa il dentista, per unire due o più denti, sempre in oro, così costano di più? O quelli inventati dai bancari ed immediatamente adottati dagli statali, per unire due o più giorni festivi? Anche quelli costano (allo Stato e quindi a noi)! No, no. . . io parlo di ponti veri. . . ma invisibili. . .oltre che inutili! Uno è il ponte di CALATRAVA, che doveva essere inaugurato qualche anno fa, ma che ancora non si vede! E già "costa un tintinnante salvadanaio"!
Forse lo vedremo fra qualche anno e per onorare i debiti fatti per costruirlo, dovremo pagare il pedaggio, che sarà indubbiamente maggiore del prezzo del traghetto in vaporetto. . . Già. . . questo ponte non lo ha mai chiesto nessuno, proprio perché , a modico prezzo, si può raggiungere la stazione in breve tempo, col traghetto. Ma il nome di CALATRAVA mancava a Venezia. Bisognava avere almeno un'opera di un architetto così geniale! La lezione dell'OSPEDALE DI LECORBOUSIER non è servita a nulla! Ricordate? Il solo progetto all'epoca è costato centinaia di milioni delle " veccchie lire" Ma allora le lire erano "giovani" e valevano sicuramente di più degli attuali "euri". Abbiamo rischiato grosso! Saremmo ancora in corso d'opera e nessuno avrebbe mai fatto un' iniezione in quella prestigisa costruzione.
L'atro è quello di qualcuno che, non potendo fare le Piramidi e propria imperitura memoria, pensa di fare sullo Stretto di Messina. Non consiglio di dare l'incarico a CALATRAVA! E soprattutto è assolutamente necessario che il progetto non venga assegnato alla mafia.
Pensate un po' se il Ponte di Rialto e quello dei Sospiri fossero stati fatti con gli attuali architetti ,
incaricati dagli attuali politici!

Wednesday, May 02, 2007

IL FUTURO RUBATO

Una quindicina d'anni fa ho rischiato di essere coinvolto in una sorta di "catena di Sant'Antonio", nella quale, sborsando un milione, se tutto fosse andato bene, se ne sarebbero potuti guadagnare sette. Il meccanismo era quello solito: si cercavano altre sette persone da "imbarcare" in un ipotetico aereo e queste, a loro volta, dovevano cercarne sette per ciascuno, sviluppando il tutto secondo una progressione basata sulla pootenza di sette. Teoricamente, dopo 11 passaggi, poteva essere coinvolta l'intera popolazione mondiale, compresi gli abitanti della Nigeria, quelli delle "favelas" , gli eskimesi ed eventuali alieni. Dopo di che la catena si esauriva, lasciando a bocca asciutta quelli dell'ultimo giro, che evidentemente non avrebbero mai trovato nessun altro da "imbarcare". In questo modo si "vendeva il futuro "! ! !

Ma c'è chi il futuro LO RUBA ! ! !
E sono quelli delle discariche abusive, quelli che hanno trasformato la Civiltà dei consumi in Civiltà degli sprechi, tanto che siamo sommersi dalla nostra stessa merda. . . . .Sono quelli che si fanno pagare per venderci cose inutili e poi ci fanno pagare ancora per eliminarle. . . . Ed hanno pure il coraggio di chiedere aiuto al terzo mondo, dove c'è ancora spazio per scaricare i rifiuti di coloro che continuano allegramente a SPRECARE e ad USARE LA TERRA come se l'avessero in proprietà e non in uso.
COSA LASCEREMO A CHI VERRA' DOPO DI NOI?

Friday, January 12, 2007

TAROCCARI E OROSCOPARI

Ho letto oggi su tre giornali ed ho ascoltato in tre o quattro TV, compreso canale 5, il mio oroscopo settimanale e giornaliero. Ne avessero imbroccata una!!! Per uno oggi dovrei far faville con le donne, per un altro i miei affari dovrebbero andare a gonfie vele e per gli altri le previsioni sono le più disparate.
Si dà il caso che io sia dei GEMELLI (ascendente polsini) e che mia moglie dei PESCI (ascendente maionese) e che per una tale combinazione di segni le previsioni siano di un perfetto accordo , sia sessuale che di rapporto generico di coppia. Ebbene: c'è mancato poco che non venissimo alle mani (si fa per dire)! Ma hanno letto tutti le stesse stelle? E le loro previsioni valgono per tutte le età, da zero a cennt'anni? Allora un dodicesimo della popolazione mondiale oggi dovrebbe avere le mie stesse esperienze: me lo vedo un bambino di due anni trattare in borsa, o avere rapporti sessuali strepitosi!
Ma c'è chi gli crede, come c'è qualcuno che crede ai vari cartomanti, che vendono fortuna a chi pende dalle loro labbra.
Ed allora spuntano le varie Vanne Marchi! Persone intelligentissime, che hanno capito che esiste un gran numero di creduloni , ai quali si possono spillare fior di quattrini.
Il fatto è che i politici hanno imparato qualcosa da questi maghi e che, purtroppo , i creduloni vanno a votare!

Wednesday, December 27, 2006

NIGERIA

La Nigeria è uno dei più grandi produttori di petrolio dell'Africa.
Ma se i Nigeriani vogliono usarlo, devono rubarlo!!!!!
Ma rubarlo a chi? A se stessi?
E morire in 500, o forse in 1000, per riprendere un po' di ciò che già gli appartiene?
E chi non è morto, di certo non avrà una vita lunga ed agiata, come quella di coloro che RUBANO veramente questa grande risorsa ad un popolo che muore di fame.
Ma chi sono questiladroni?
Sempre gli Amerikani e gli Europei, Italia compresa.
Con la scusa che i Nigeriani non hanno le attrezzature per l'estrazione, si interviene con contratti/cappio, che non concedono ai veri proprietari una più che legittima cointeressenza.
Chi sono i veri ladri?